Massimo Giorgetti: MSGM anticipa le tendenze

articoli home / Fashion Radar - News Personaggi e.. / Trends / 1 Maggio, 2024

Parla il direttore creativo del brand: MSGM è Curiosità allo stato puro

Massimo Giorgetti MSGM

Massimo Giorgetti MSGM – A tu per tu con il direttore creativo del celebre brand

Moda e tendenze secondo Massimo Giorgetti direttore creativo di MSGM. Colori fluo, felpe street style, stampe irriverenti. Creatività e arte sono il filo conduttore delle creazioni Msgm. Dietro si cela l’estro tutto romagnolo del direttore creativo Massimo Giorgetti, uno dei nuovi protagonisti della moda che fa parlare di sè. Non a caso nel giro di pochi anni ha conquistato il cuore dei “fashion addicted” con centinaia di negozi sparsi per il mondo.

Qual è la filosofia che ispira le sue creazioni?
“MSGM – spiega Giorgetti – nasce dalla mia passione per la moda. Dal mio grande interesse per la musica, per i social network, per l’arte. È curiosità allo stato puro. Tutto trasportato nel mondo del fashion.”

Le sue felpe sono diventate uno status symbol per i giovanissimi. Come si conquistano le nuove generazioni?
“MSGM è nato nel 2009, in un momento storico decisamente rischioso e delicato, ma credo che la crisi sia stata anche un momento di opportunità. E  MSGM ha saputo capire quelle che erano le esigenze dei clienti, proponendo un prodotto che sapesse combinare creatività, qualità e prezzo.

MSGM è cresciuto velocemente perché credo che abbia anticipato i trend, offrendo qualcosa di nuovo. La prima collezione, con le stampe psichedeliche e i colori fluorescenti, è stata un successo immediato. Inoltre,fin dall’ inizio abbiamo voluto creare qualcosa di contemporaneo.

E comunicarlo in modo immediato sfruttando la potenza che i social network ci offrono. Anche questo non era comune in Italia all’epoca. Penso che il mercato stesse aspettando un prodotto come questo, i giovani stavano già prendendo spunto più da internet che dalle pagine delle riviste patinate.

Cosa piace di più del suo stile, le scritte funky, gli hashtag o cos’altro?
“Sicuramente il legame al mondo digitale ha contribuito al successo. Mi piace questo mondo, online trovi tutto e di tutto. Instagram, ad esempio, è diventato parte della mia vita. Condivido momenti divertenti e immagini con i miei amici. Faccio foto a quel che mi colpisce e posso con un clic farlo vedere a tutti.

Oggi la comunicazione digital è fondamentale. Ad esempio dopo aver postato ogni outfit MSGM sui social network in brevissimo tempo arrivano molte richieste. Sia direttamente all’ azienda o in showroom. Oppure ai negozi che vendono la collezione. Per noi l’esposizione sul web è stata fondamentale. Il web è stato il traino del successo e della sua crescita repentina. In pochissimo tempo, in quasi meno di un anno, sono stati gli stessi clienti finali prima ancora dei giornalisti e dei buyer a decretare MSGM un marchio.”

 

MSGM Collezione AW 2018/19

La Romagna è per lei fonte di ispirazione? Nelle sue collezioni c’è anche
qualcosa delle sue origini?
“Fin da bambino ho visto le spiagge, i colori, gli ombrelloni. Mi sono innamorato dei colori di quei luoghi e l’essenza della Costa Adriatica mi ha ispirato. E  continua ad ispirarmi ancora con l’allegria, la semplicità e le sue
mille sfumature.”

Un consiglio per personalizzare il proprio look?
Essere alla moda senza essere fashion victim. Essere sempre informati, coraggiosi e irriverenti, un po’ come MSGM!”

Cosa fa di un indumento un pezzo unico?
“Un indumento diventa un pezzo unico quando lo senti tuo, al punto che senti di poterlo indossare in ogni occasione.”

UN’ IMPRESA DI SUCCESSO

Cosa occorre per poter trasformare un talento o una buona idea in un’impresa di successo?

Non conosco la regola per il successo, ma posso condividere la mia storia. Al secondo anno di ragioneria, verso i sedici anni, avevo già capito di aver sbagliato scuola. I libri di matematica e tecnica bancaria erano davvero un incubo. Sognavo arrivasse il sabato per andare in edicola e comprare un po’ delle mie riviste di moda preferite: Vogue, UomoVogue, Harper’s Bazaar, Elle,ecc. Poi però li volevo tutti. E li leggevo tutti. 

All’età di diciassette anni mi venne chiesto di fare l’indossatore per fitting di campionario maschile.  E in pochissimi mesi tutto l’aspetto tecnico di modellistica, confezione, cuciture, ecc mi fu chiaro. Come se l’avessi sempre saputo. Appena finito l’esame di maturità chiesi di fare il commesso in un negozio di abbigliamento di lusso gestito da un caro amico. Dalle vendite in negozio passai in breve a quelle in showroom. E dopo soli due anni mi trovai già ad affrontare le responsabilità di un nuovo  prodotto all’interno di un ufficio stile di una grossa azienda.

ho avuto la fortuna di trovare un imprenditore che ha creduto in me fin da subito. Tanto che a ventiquattro anni ero già responsabile di due linee di abbigliamento. In quel momento ho realizzato che forse sarebbe stata questa la mia strada. Un’esperienza in diversi settori è sicuramente di aiuto per capire un po’ tutta la “filiera” di una collezione. Mi piace creare, fare ricerca sui tessuti e sulle fantasie, capire cosa può funzionare da un punto di vista commerciale, come proporlo ai clienti”.

 

Un consiglio per personalizzare il look?
“Essere alla moda senza essere fashion victim. Essere sempre informati, coraggiosi e irriverenti, un po’ come MSGM!”







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